Virus dell’influenza, sintomi, terapia, vaccinazione
Il virus dell’influenza è un virus a RNA appartenente alla famiglia degli Ortomixovirus. Sulla base delle caratteristiche antigeniche è possibile distinguere tre tipi di virus influenzale: tipo A, B e C che, differiscono tra loro essenzialmente per le caratteristiche delle proteine presenti sul loro involucro esterno (antigeni di superficie), chiamate Emoagglutinina (H) e Neuraminidasi (N).
La peculiarità del virus è l’elevata variabilità genetica dovuta sia alla presenza di numerosi sierotipi di virus influenzale nell’ambito di ogni tipo, sia alla sua capacità di ricombinazione tale che, ogni volta risulta sconosciuto per il nostro sistema immunitario.
La capacità del virus di rinnovare periodicamente il corredo antigenico di superficie è dovuta alla sua capacità di ricombinarsi con virus influenzali di specie diverse, ad esempio scambi genici tra i virus umani e quelli dei volatili domestici e dei suini costituiscono la fonte di nuove varianti patogene. In questo caso si può avere la comparsa di sottotipi virali completamente nuovi, verso cui la popolazione è totalmente sprovvista di protezione, ciò spiega l’insorgenza di epidemie estese in tutto il mondo.
Il virus circolante nell’anno 2014-2015 è il virus influenzale appartenente al tipo A, sottotipo H3N2.
Sintomatologia
L’infezione è associata a un’importante affezione delle vie respiratorie superiori e inferiori caratterizzate da :
- febbre;
- tosse;
- mialgia;
- malessere generalizzato.
Il decorso è tuttavia nella maggioranza dei casi benigno e l’infezione rimane localizzata nel tratto respiratorio.
Come si trasmette l’influenza?
L’infezione si trasmette per contagio interumano attraverso contatto diretto o inalazione di secrezioni respiratorie provenienti da individui infetti.
Perché può essere pericolosa?
L’influenza può essere molto pericolosa per due motivi:
- per le complicanze che possono essere relativamente letali, quali la polmonite primaria da virus influenzale, che si manifesta soprattutto in pazienti affetti da malattie cardiorespiratorie croniche; e la broncopolmonite batterica secondaria (sostenuta principalmente da Staphylococcus aureus, pneumococchi e da Haemophilus influenzae).
- per la capacità del virus di trasformare l’epidemia stagionale in pandemia, cioè un’epidemia la cui diffusione interessa più aree geografiche del mondo. Diverse le pandemie registrate in questo secolo: nel 1918 la Spagnola, nel 1957 l’Asiatica, nel 1968 l’Hong Kong, nel 1977 la Russa, nel 2002 la SARS e nel 2009 la Suina con il virus H1N1.
Differenza fra Influenza, Parainfluenza e Raffreddore
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L’influenza provoca febbre molto alta, dolori muscolari, dolori ossei e malessere generale e può generare complicazioni nei soggetti deboli, anziani e malati con bronchiti, broncopolmoniti ed encefaliti.
- Il raffreddore è una malattia delle prime vie respiratorie che provoca prurito starnuti con secrezione mucosa, guarisce in poco tempo e difficilmente dà febbre.
- La parainfluenza provoca sintomi simili all’infezione, anche se, in genere, sono meno gravi.
Terapia e prevenzione
Sono disponibili sia una terapia antivirale specifica, sia vaccini e farmaci efficaci nel prevenire o mitigare l’infezione. Il vaccino antinfluenzale cambia periodicamente, proprio perchè il virus è soggetto a mutazioni di solito vengono utilizzati vaccini contenenti i ceppi di virus A circolanti in quel periodo e il ceppo di virus B momentaneamente prevalente.
A chi si raccomanda il vaccino antinfluenzale?
La vaccinazione viene raccomandata a persone che per motivi di età o per motivi particolari di salute sono più a rischio per le complicanze influenzali. In particolare viene consigliata a :
- persone con più di cinquant’anni;
- adulti o bambini affetti da alterazioni del sistema cardiovascolare e polmonare;
- adulti o bambini con alterazioni croniche del metabolismo (per esempio diabete mellito), disfunzioni renali o emoglobinopatie;
- donne al secondo e o terzo trimestre di gravidanza;
- persone professionalmente esposte all’infezione.
Perché bisogna vaccinarsi?
I vaccini rappresentano una grande scoperta scientifica nella storia della medicina, grazie alle vaccinazioni oggi l’aspettativa di vita è aumentata considerevolmente nella popolazione umana. Con la vaccinazione antinfluenzale si garantisce una protezione alla comunità e ciò permette il contenimento dei danni della malattia o delle sue complicanze con conseguente riduzione della spesa sanitaria.
Ultimamente si sente molto parlare degli effetti avversi dei vaccini, ma spesso non si tiene conto del fatto che la reazione generata non è necessariamente legata alla somministrazione del vaccino stesso, cioè ci possono essere diversi fattori concomitanti che scatenano una determinata reazione. Del resto non è ancora stato dimostrato scientificamente che esiste una correlazione con il vaccino e spesso ci si basa solo su congetture del popolo. In questi casi ci tengo a ricordare che a tutt’oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che siano più di otto milioni le vite salvate ogni anno dai vaccini. L’allarmismo e il panico a volte possono essere più pericolosi di un’infezione virale.
Segnalo inoltre il portale Influweb sulla diffusione e lo sviluppo dell’influenza in Italia aggiornato grazie ai report di migliaia di volontari iscritti al sito, durante tutta la stagione influenzale. Chiunque può iscriversi e dare il proprio contributo.
a cura della Dott.ssa Claudia Lo Magno
Biologo specialista in Microbiologia e Virologia