Compromette la qualità di vita
La Malattia da Reflusso Gastroesofageo (MRGE) o gastrico è una condizione caratterizzata da ripetuti episodi di risalita di materiale gastrico verso l’esofago che, se ripetuto, provoca un quadro patologico che interferisce con la qualità della vita del soggetto.
Questa condizione è frequente nella popolazione generale ed ha una incidenza di circa 120 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Colpisce prevalentemente il sesso maschile nel rapporto di 2:1 con le femmine.
Sintomi, diagnosi e terapia
I sintomi della Malattia da Reflusso Gastroesofageosi manifestano quando i naturali sistemi antireflusso (sfintere esofageo inferiore, diaframma) non sono più sufficienti nel contrastare la risalita dallo stomaco di acido gastrico, acidi biliari, pepsina ed enzimi pancreatici presenti nel refluito gastrico. L’evento motorio alla base del reflusso è il rilasciamento transitorio e prolungato dello sfintere esofageo inferiore. Questi rilasciamenti si verificano anche nei soggetti che non riferiscono sintomi da reflusso gastroesofageo e sono alla base del meccanismo dell’eruttazione grazie al quale si elimina parte dell’aria contenuta nello stomaco.
Nei pazienti con Malattia da Reflusso Gastroesofageo, questi rilasciamenti dello sfintere esofageo inferiore sono più frequenti nel periodo post-prandiale (dopo pranzo) e studi sperimentali hanno evidenziato che i rilasciamenti sono regolati da riflessi nervosi vagali e sono scatenati dalla distensione del fondo gastrico tanto è che i pazienti con Malattia da Reflusso Gastroesofageo riferisce anche sintomi da rallentato svuotamento gastrico (gonfiore addominale post-prandiale, eruttazioni continue dopo un pasto abbondante).
Un difetto anatomico riscontrato frequentemente dai gastroenterologi è la presenza di ernia iatale. L’ernia iatale è la migrazione di parte del fondo gastrico verso la cavità toracica, agevolata da rapidi aumenti della pressione intra-addominale.
I sintomi più frequenti riferiti sono la “pirosi”, ovvero una sensazione di bruciore che risale dall’addome superiore verso il torace, e il rigurgito acido, ovvero la risalita spontanea (non causata da vomito) di contenuto gastrico acido fino alla gola o alla cavità orale. Una parte dei pazienti riferisce sintomi meno frequenti come dolore toracico che si manifesta improvvisamente e che simula una crisi di angina pectoris (dolore retrosternale) in soggetti non cardiopatici. In altri i sintomi “atipici” sono di natura bronco-polmonare, otorinolaringoiatrica (otiti, laringiti). Va detto che le patologie cardiovascolari o broncopolmonari sono frequenti nella popolazione generale pertanto è sempre opportuno indagare e non sottovalutare i sintomi.
Per porre diagnosi di Malattia da Reflusso Gastroesofageoil Medico dovrebbe richiedere una esofagogastroduodenoscopia, ovvero la valutazione endoscopica del tratto digestivo superiore. Nei pazienti con sintomi ”atipici”, che abbiano già effettuato visite presso altri specialisti e risultate negative, potrebbe essere utile la registrazione prolungata (fino a 48 ore) del Ph esofageo dove si può evidenziare, se presente, la connessione tra il reflusso acido e i disturbi riferiti dal paziente. La terapia va impostata dallo specialista il quale generalmente, nei pazienti nei quali è stata dimostrata la relazione causale tra reflusso acido e sintomi, consiglia un ciclo di farmaci inibitori di pompa protonica. Questi farmaci agiscono bloccando le cellule della parete gastrica deputate alla produzione di acido cloridrico.
Dieta e norme comportamentali nella Malattia da Reflusso Gastroesofageo
L’approccio dietetico nella malattia da reflusso gastroesofageo è mirata al miglioramento dei sintomi quali la pirosi, il dolore retro-sternale, la possibile comparsa di esofagite, nonché della formulazione di norme dietetiche che consentano un’alimentazione equilibrata. L’insieme di raccomandazioni dietetiche include, nel caso di sovrappeso\obesità, la necessità di ridurre il peso corporeo con una dieta bilanciata che comprenda anche l’attività fisica come modificazione dello stile di vita, che può portare alla regressione dei disturbi. Le modificazioni dietetiche prevedono:
- la riduzione dell’apporto dei grassi;
- la consumazione di piccoli e frequenti pasti (5-6);
- evitare i cibi che possono aumentare il reflusso, la secrezione acida gastrica o irritare la mucosa esofagea: caffè, anche decaffeinato, tè, alcol, cioccolato,coca cola, bevande gasate, spezie, pomodoro, succo di limone, cipolla, aglio, cannella, gomme da masticare, cibi molto freddi o molto caldi.
Tra le norme comportamentali nella Malattia da Reflusso Gastroesofageo, evitare:
- fumo;
- abiti troppo stretti;
- consumare il pasto almeno tre ore prima di andare a letto;
- dormire con la testa sollevata;
- mangiare prima di 1-2 ore di fare esercizio fisico;
- perdere peso se necessario, mangiando e masticando lentamente.